la perifrastica attiva

Inauguro, con questo post, una serie infinita di piccole lezioni di latino, italiano e storia ad uso e consumo di tutti coloro che hanno pianto sul "periodo ipotetico", sulle tragedie di Manzoni o sulle battaglie di Napoleone. Non vuole essere una pedanteria scolastica ma solamente un piccolo aiuto per chi è a scuola o un ripasso per chi a scuola ci ritornerebbe volentieri !
1° step : per ottenere una buona perifrastica attiva bisogna essere innanzitutto in grado di formare il participio futuro; che si ottiene dal tema del supino ("laudatum") togliendo la desinenza "um" ed aggiungendo "urus,a,um" (laudat-urus). Col participio futuro esprimiamo imminenza (essere sul punto di . .),  intenzionalità (avere intenzione di . . .), predestinazione (essere destinato a  . . .)

Esempio : "milites perituri reliquerunt testimonium virtutis" 
Traduzione : "i soldati sul punto di morire, lasciarono testimonianza di valore"

2° step : participio futuro attivo + voce verbale del verbo "sum" = perifrastica attiva, ossia una coniugazione che esprime l'idea di un imminente futuro o l'intenzione di compiere un'azione

Esempio : "Caesar venturus erat in Galliam"
Traduzione "Cesare stava per arrivare in Gallia"
Esempio : "Caesar venturus est in Galliam"
Traduzione "Cesare sta per arrivare in Gallia"

e così via con tutta la coniugazione . . . ricordando che è proprio il modo e il tempo del verbo "sum" che determina il predicato verbale.

Compitini per domani (fateli!!!) : 

formare il participio futuro dei seguenti verbi
"rogo,ad,avi,atum,are"
"scribo,is,scripsi,scriptum,ere"
"venio,is,veni,ventum,ire"
"dico,is,dixi,dictum,dicere"
"moneo,es,monni,monitum,ere"

Alle prossime . . . . .

SCUOLA, TUTTO PRONTO PER NOTTE BIANCA CONTRO DL GELMINI




ROMA - "Perché la scuola pubblica non sia ridotta a un fantasma" genitori e insegnanti hanno organizzato per stasera una "notte bianca" in diverse scuole di tutta Italia. Soltanto a Milano, secondo quanto riferisce il sito 'Rete scuole', saranno coinvolti almeno una decina di istituti. Mezza dozzina di scuole aderirà a Venezia e parecchie decine a Bologna, dove è nata l'iniziativa e dove si annuncia anche l'occupazione della facoltà di Lettere da parte dell'assemblea dei ricercatori e precari. Appuntamenti sono previsti anche a Roma, Genova, Torino, Perugia, Brescia, Parma, Viareggio. A Napoli una fiaccolata attraverserà le vie cittadine, da piazza del Gesù a piazza del Plebiscito. A Bologna, capofila dell'operazione "Notte bianca", la kermesse anti-Gelmini comincerà già nel pomeriggio. All'appello lanciato dall"Assemblea genitori e insegnantì hanno risposto diverse decine di scuole, elementari e medie, circoli e istituti comprensivi. Tante le iniziative in programma: si va dai laboratori artistici con clown e trampolieri alle danze afro. Sono annunciate esibizioni di musicisti, cantanti e attori, con narrazioni e concerti, anche all' aperto. In programma anche partite di basket e lezioni di aerobica. Poi letture di poesie e un concorso sul miglior slogan per la scuola pubblica. Ci saranno pure fiaccolate e mangiate di pizza e castagne. Diversi i cortei da un istituto all' altro con accompagnamento di bande e percussioni. Anche la provincia si mobilita con assemblee in vari centri. 
(dal portale ansa.it)

Il giudizio obiettivo


Spesso si rimpiccioliscono le immagini reali per paura di affrontarle: allora cadiamo nel difetto del solo vedere.
Atre volte si ingrandiscono quelle stesse immagini per paura di perderle : allora cadiamo nell'eccesso del troppo guardare .
Raramente riusciamo a mettere a fuoco senza paura : allora troviamo l'equilibrio di una obiettiva osservazione e, forse , possiamo chiamarci uomini giusti.

Le cicatrici


Le cicatrici sono il segno tangibile della mia presunzione di donna, punita per non aver voluto accettare i cambiamenti naturali del tempo e per averlo sfidato.
Il tempo "grande scultore "( come dice la Yourcenar), incide e plasma il nostro corpo a suo piacimento,: toglie, aggiunge, leviga, solca.
Una donna ,quando è stata bella da giovane, difficilmente accetta gli interventi del tempo. Allora rincorre la sua passata bellezza dei vent'anni e , per ottenerla , è disposta a rischiare tutto . E' accecata dalla sua stessa vanità fino al punto di cadere fra le mani inesperte di qualche avventore che le promette di restituirle ciò che il tempo le ha tolto ... o meglio... di toglierle ciò che il tempo le ha" generosamente donato " negli anni .
Questi che ho sul corpo sono i segni della mia vanità , quelli che porto fuori e dentro , ma che , tutto sommato, mi hanno insegnato a ritrovare la bellezza persa nella mia testa e nella mia anima e a coltivarla come un fiore eterno affinchè non appassisca più.