Chi è Alessandra Pierelli ?
Chiedo aiuti a voi tutti, navigatori incalliti della rete, e visitatori occasionali o abituali del mio blog, per aiutarmi a dissetare l'arsura di conoscenza che dentro mi tormenta.
Premetto che , frequentando abitualmente le edicole da comunissima acquirente mi imbatto continuamente , da mesi e mesi a questa parte in copertine di rotocalchi giganteggianti,nel frontespizio, con questa"famosissima" show girl.
Cito a memoria alcuni titoli di articoli che mi hanno particolarmente colpito: "Alessandra Pierelli ci svela la sua tragedia", "Gli amori di Alessandra Pierelli","Alessandra Pierelli: un nuovo programma tutto per me","Alessandra Pierelli:vi racconto il mio Natale da single".
Ora, pur conscia del fatto che lo show businnes sforna e cancella personaggi con pari velocità e ferocia,la madre di tutte le domande è
MA CHI CAZZO E' STA'ALESSANDRA PIERELLI ?
olindo e rosa
un provvedimento assurdo e contrario al senso di umanità: gli sposini sono stati infatti collocati in due diverse dimore carcerarie . l'uno a Piacenza e l'altra a Vercelli.
la capacità di adeguarsi velocemente ad ambienti e situazioni , le
più diverse, spesso “di frontiera”, dove la percentuale dei docenti precari
raggiunge punte molto elevate;
aver sviluppato un alto grado di flessibilità
nella strategia didattica;
conoscere davvero il variegato mondo della scuola
italiana;
possedere la capacità di pensare secondo categorie che rappresentano,
nell’attuale panorama, una vera punta di eccellenza.
Se il ministroavesse bisogno di un’analisi dettagliata e reale del sistema scuola in
tutta la sua complessa realtà, dovrebbe rivolgersi ai precari, che ne hanno
scienza e conoscenza diretta, piuttosto che a “pseudo-esperti” che della
scuola hanno un’astratta rappresentazione, molto distante dalla concretezza
delle cose.
Aureliana Scotti (Miip)
Studiare storia fa crescere
Un giorno, mentre eravamo in macchina, mio figlio, che allora aveva 11 anni, ascoltando al giornale radio le notizie di politica mi chiede : " mamma, ma quand'è che uno decide di essere di destra o di sinistra ? cioè, quando saprò io se sono di destra o di sinistra ? "Io sorrido e, francamente, taccio perchè non so cosa rispondere . . . poi ci penso un pò e rispondo : "credo che comincerai ad avere una tua idea politica soltanto dopo aver studiato la storia."
Oggi sono più che mai convinta di quella mia felice affermazione e, spesso, la rivolgo ai miei alunni quando arricciano il naso nell'ora di storia o quando, come accade da parecchi di giorni, li sento parlare a sproposito di destra e di sinistra, di cortei e manifestazioni, mentre citano inconsapevoli slogan o ripetono frasi già costruite da giornali, familiari o amici più grandi.
Studiare la storia vuol dire diventare adulto : parlare secondo la propria coscienza e pensare con la propria testa; studiare la storia vuol dire crescere perchè, come diceva il grande Cicerone, non sapere ciò che è accaduto, significa restare sempre fanciullo.
A tutti gli statali
Discorso a difesa della scuola
L'ipotesi di Calamandrei.
"Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica,intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a questescuole private. Cure di denaro e di previlegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole , perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi,come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili,si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola previlegiata.
Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare prevalenza alle scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico."
Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III congresso dell’Associazione a Difesa della Scuola Nazionale, a Roma l’11 febbraio 1950
Timballo di spinaci
Questo piatto, tramandatomi dalla mia bravissima mamma, può far da primo o da secondo, (o anche da merenda se avanza !)
Si preparano prima 3/4 frittatine da un uovo, un pò di sale, latte e formaggio grattugiato e si mettono da parte; poi si ripassano in padella un bel pò di spinaci (anche surgelati vanno bene) e si sminuzzano ; si prepara un pò di sugo di pomodoro e balisico, molto semplice, magari anche avanzato dal giorno prima, ed infine una confezione di ricotta, che si unirà per bene agli spinaci.
Dopo di che, in una teglia da forno unta, si procede nel seguente modo:
una frittatina
uno strato di ricotta e spinaci
una frittatina, sugo e formaggio
una frittatina
ricotta e spinaci
una frittatina, sugo e formaggio
e così via fino a finire con la frittatina, sugo e formaggio grattugiato.
Infornare nel forno caldo a circa 150-180° per un 20-30 minuti.
Buon appetito !!
I migliori "pezzi" della nostra vita . . . !
Salviamo il congiuntivo !
Congiuntivo, cioè che si congiunge!
IL MODO CONGIUNTIVO E’ IL MODO DELLA POSSIBILITA’
Il congiuntivo si può usare nelle frasi indipendenti (quelle che stanno in piedi da sole, con un solo verbo nel periodo) o in quelle dipendenti (più verbi nel periodo) più spesso: il congiuntivo, cioè, dipende da un altro verbo.
Quando nelle frasi indipendenti?
Nelle espressioni di cortesia (Si segga, signora! Mi consigli, per favore)
Nelle esclamazioni che esprimono stupore, augurio... (Sentissi che musica! Vedessi che casa!)
Nelle domande che esprimono dubbio (Che l'abbia dimenticato? Che cambi idea?)
Nelle espressioni di concessione o consenso (Sia pure come dici tu.)
Quando nelle frasi dipendenti?
Dopo le congiunzioni o locuzioni congiuntive: sebbene, a meno che, affinché, qualora... (Sebbene tu sia intelligente, ti comporti da sciocco).
Dopo le espressioni impersonali come è utile, è necessario, è giusto, bisogna, conviene... (E' utile che tu ti metta a studiare).
Dopo i verbi come: augurare, sperare, volere, desiderare, proibire... (Speriamo che arrivi il sole).
Nelle frasi subordinate dopo gli aggettivi e pronomi indefiniti come chiunque, qualunque... (Chiunque lei sia, non le è permesso entrare).
I TEMPI DEL CONGIUNTIVO
Tempo presente: indica una possibilità che dipende da un verbo al presente o al futuro;
Tempo imperfetto: indica una possibilità che dipende da un verbo al passato o condizionale;
Tempo passato: indica una possibilità, forse già realizzata, che dipende da un verbo al presente o al futuro;
Tempo trapassato: indica una possibilità, che non si è realizzata, la quale dipende da un verbo al passato.
fonte : www.salviamoilcongiuntivo.blogspot.com
A Stefano
Camminando per mano con te ho contato lentamente i nostri passi e ho imparato a condividerli ;
vedendo i tuoi occhi ho rivisto i miei e insieme a te ho imparato a guardare ;
le mie parole sono diventate le nostre e i tuoi pensieri compagni dei miei .
Grazie .Non per quello che mi hai dato , ma per ciò che mi hai fatto diventare.
Attesa
Una delicatissima poesia per tutti coloro che nella vita hanno dovuto aspettare. A volte per sempre.
Oggi che t'aspettavo non sei venuta.
E la tua assenza so quel che mi dice,
la tua assenza che tumultuava,
nel vuoto che hai lasciato,
come una stella.
Dice che non vuoi amarmi.
Quale un estivo temporale
S'annuncia e poi s'allontana,
così ti sei negata alla mia sete.
L'amore, sul nascere, ha di questi improvvisi pentimenti.
Silenziosamente ci siamo intesi.
Amore, Amore, come sempre,
vorrei coprirti di fiori e d'insulti.
(Vincenzo Cardarelli )
C'è sempre posta per i Down !
tipologia colleghe : la secchiona
Analizzando la faunistica scolastica ,il primo esemplare che solitamente si incontra e dal quale è prudente tenersi lontani è la collega secchiona. La si riconosce innanzi tutto dall'aspetto leggermente retrò e dimesso : scarpina simil pelle nera con tacchetto max 5 , modello "suor Giuseppina " , capello rigorosamente mezza misura tinto castano con un pizzico di ricrescita bianca in corso ( sovente un pò unto e allora tirato con una triste smunta codina ) , gonnellina plissè sotto ginocchio e foularino fac Gucci del marocchino del suo stabilimento . Si aggira nella sala insegnanti con penna in mano e occhialino mezza lente in punta naso in cerca di circolari da firmare. Poi, trafelata, sale in classe con un buon quarto d'ora prima del suono della campana ( così almeno non perde tempo ). Refrattaria agli scioperi , alle uscite didattiche e ai cineforum ( perchè lei perde un'ora o più di lezione e oddio oddio non riescoafinireilprogramma!!) , ti rivolge la parola solo per dirti cosa ne pensi del pof , si lamenta dei troppi ponti , a ricreazione mangia i grissini al sesamo e alle cene non viene mai perchè ha la mamma che non sta bene ( in realtà è solo una scusa : deve preparare le lezione per domani ). Generalmente non si accoppia.
la perifrastica attiva
SCUOLA, TUTTO PRONTO PER NOTTE BIANCA CONTRO DL GELMINI
Il giudizio obiettivo
Atre volte si ingrandiscono quelle stesse immagini per paura di perderle : allora cadiamo nell'eccesso del troppo guardare .
Raramente riusciamo a mettere a fuoco senza paura : allora troviamo l'equilibrio di una obiettiva osservazione e, forse , possiamo chiamarci uomini giusti.
Le cicatrici
Il tempo "grande scultore "( come dice la Yourcenar), incide e plasma il nostro corpo a suo piacimento,: toglie, aggiunge, leviga, solca.
Una donna ,quando è stata bella da giovane, difficilmente accetta gli interventi del tempo. Allora rincorre la sua passata bellezza dei vent'anni e , per ottenerla , è disposta a rischiare tutto . E' accecata dalla sua stessa vanità fino al punto di cadere fra le mani inesperte di qualche avventore che le promette di restituirle ciò che il tempo le ha tolto ... o meglio... di toglierle ciò che il tempo le ha" generosamente donato " negli anni .
Questi che ho sul corpo sono i segni della mia vanità , quelli che porto fuori e dentro , ma che , tutto sommato, mi hanno insegnato a ritrovare la bellezza persa nella mia testa e nella mia anima e a coltivarla come un fiore eterno affinchè non appassisca più.
Genitori di tutto il mondo...lasciateci lavorare !!!
Come mantenere buoni rapporti con l'ex marito !
Le ceneri di Angela (F.McCourt)
Il profumo (P. Suskind)
Ricettina di oggi : verdurine passpartout
ritornano ancora gli anni ' 60 . . .
E' ripartita stasera la seconda serie della fiction "Raccontami . ."